- Quando preoccuparsi per gammopatia monoclonale?
- Quanto deve essere la componente monoclonale?
- Quali sono sintomi della gammopatia monoclonale?
- Come evolve la gammopatia monoclonale?
- Quando si parla di gammopatia?
- Come quantificare la componente monoclonale?
- Cosa significa presenza di componente monoclonale in zona gamma?
- Quando si consiglia immunofissazione?
- Cosa comporta la gammopatia?
- Come evolve la gammopatia monoclonale?
- Quali tipologie più comuni di Gammopatie monoclonali si riconoscono?
Quando preoccuparsi per gammopatia monoclonale?
Secondo i medici, per stabilire se un individuo con gammopatia monoclonale è più o meno a rischio complicazioni, occorre valutare i seguenti parametri: La quantità di paraproteina nel sangue. Livelli molto elevati di M proteina sono assai pericolosi. Il tipo di paraproteina presente.
Quanto deve essere la componente monoclonale?
- Gammopatie monoclonali di significato indeterminato (chiamate anche MGUS): la componente monoclonale è 3 g/dl, la percentuale di plasmacellule nel midollo osseo è 10% e non ci sono sintomi clinici di rilievo.
Quali sono sintomi della gammopatia monoclonale?
Sintomi della gammopatia monoclonale
- Insolita ed estrema stanchezza;
- Affanno, anche durante l'esecuzione di attività molto semplici;
- Dolori ossei costanti e localizzati;
- Perdita inspiegabile di peso;
- Predisposizione particolare alle infezioni (segno di un deficit del sistema immunitario).
Come evolve la gammopatia monoclonale?
In alcuni casi la gammopatia monoclonale può evolvere in patologie serie, tra cui: mieloma multiplo, linfomi, amiloidosi, macroglobulinemia di Waldenstrom. Talvolta può essere causa di fratture ricorrenti e di coaguli di sangue potenzialmente in grado di pregiudicare la circolazione sanguigna.
Quando si parla di gammopatia?
La diagnosi di gammopatia monoclonale di significato incerto è solitamente sospettata quando una proteina-M è incidentalmente riscontrata nel sangue o nelle urine durante un esame di routine. Alla valutazione laboratoristica, la proteina M è presente a bassi livelli nel siero ( 3 g/dL) o nell'urina ( 200 mg/24 h).
Come quantificare la componente monoclonale?
La componente monoclonale viene quantificata sul tracciato come percentuale dell'area sottesa tra i due limiti di integrazione, posti manualmente dall'operatore, a partire dalla linea di base.
Cosa significa presenza di componente monoclonale in zona gamma?
GAMMOPATIE MONOCLONALI DI INCERTO SIGNIFICATO (MGUS): Con questo termine si indica la presenza , nel tracciato elettroforetico delle siero proteine, di una proteina anomala prodotta in eccesso da cellule della linea linfoide chiamate plasmacellule.
Quando si consiglia immunofissazione?
Immunofissazione : quando viene prescritto l'esame? L'indicazione all' immunofissazione è successiva ad evidenze cliniche o di laboratorio che sollevano il sospetto di alterazioni a carico di anticorpi monoclonali o immunoglobuline nel siero o nelle urine.
Cosa comporta la gammopatia?
Quando è sintomatica, la gammopatia monoclonale si distingue per la presenza di problemi neurologici, come intorpidimento e formicolio alle mani e/o ai piedi. La causa di tali disturbi neurologici è un danneggiamento dei nervi periferici, che con molta probabilità è provocato dalla paraproteina presente nel sangue.
Come evolve la gammopatia monoclonale?
In alcuni casi la gammopatia monoclonale può evolvere in patologie serie, tra cui: mieloma multiplo, linfomi, amiloidosi, macroglobulinemia di Waldenstrom. Talvolta può essere causa di fratture ricorrenti e di coaguli di sangue potenzialmente in grado di pregiudicare la circolazione sanguign
Quali tipologie più comuni di Gammopatie monoclonali si riconoscono?
Nella maggior parte dei casi il picco monoclonale è di tipo IgG e dal punto di vista quantitativo di entità medio-piccola (inferiore a 1 g/dl). Meno frequenti sono le MGUS di tipo IgM o Ig